Questa volta l’appuntamento è sull’autostrada, in un autogril alle porte di Roma.
Siamo in quattro, questa volta, e il viaggio fino sino a Paestum si risolve abbastanza velocemente, anche se arriviamo a destinazione sotto una pioggia battente.
Poco importa, però: le previsioni dicono che già da domani sarà bel tempo.
Troviamo il camping dove siamo alloggiati insieme a tutti gli altri equipaggi, provvediamo al primo rifornimento di gas e già pregustiamo il fatto di poter volare al di sopra di un sito archeologico così bello e importante come quello di Paestum, con il mare così vicino a fare da cornice.
L’accoglienza di Nello Charbonier e C., organizzatori del raduno, è allegra e l’atmosfera assolutamente goliardica e gioviale.
Il giorno dopo non piove più, ma il vento è troppo forte e, pertanto, vengono annullati sia il volo del mattino che quello del pomeriggio.
Ne approfittiamo per fare i turisti, anche perché una visita ai templi e al museo è davvero d’obbligo, anche per chi vi è già stato. L’emozione è sempre forte e, inoltre, il bel tempo invoglia a stare all’aria aperta.
Seguono tre giorni in cui le condizioni sono ottime e, quindi, vengono effettuati tutti i voli previsti, sia al mattino che al pomeriggio.
Un totale di sei voli, tutti molto belli e tutti conclusi con ottimi atterraggi e facili recuperi (cosa che non guasta mai, soprattutto dal punto di vista dell’equipaggio). Un volo, in particolare, è stato davvero splendido, quando la nostra Blunauta ha quasi sfiorato il tetto dei Templi, per poi atterrare in un campo nelle immediate vicinanze.
Spettacolare, sempre, il colpo d’occhio dalla mongolfiera, con i templi e gli altri resti archeologici distesi nel verde tra il mare e le colline.
Splendido il tempo, che ci ha consentito, nei momenti di pausa, pur essendo ormai ottobre, di potercene stare in spiaggia a prendere il sole (Ahh … il dolce far niente!).
Pochi gli equipaggi italiani, molti gli stranieri, ma davvero buona e divertente la compagnia, anche perché animata dalla presenza di Nello Charbonieri che, pur nella apparente sua “disorganizzazione”, è invece persona attiva e concreta, oltre che simpatica.
Peccato che, come tutte le cose belle, anche questa vacanza debba finire. Ma non senza aver fatto tappa nella azienda Vannulo (che anche vista dall’alto fa il suo bell’effetto). Purtroppo, quando decidiamo di andare, arriviamo tardi per le mozzarelle, ma non per fare incetta degli ottimi yogurt.
Per il ritorno a casa ci dividiamo a Salerno. C’è chi prende il treno (mannaggia al lavoro!) e chi prolunga la vacanza, facendo un “salto” in costiera amalfitana (bravi!). Alla prossima!
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