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 20° International Balloon Meeting Mondovi Riduci

 

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Si parte. Sono le ore 7 di venerdi 4 gennaio. Con il furgone a noleggio, le catene a bordo, ci dirigiamo verso quello che -  per noi “volatili” -   è l’appuntamento invernale  italiano più importante: Mondovì ed il suo 20° raduno aerostatico dell’Epifania.

Sintonizzati su Isoradio, ci teniamo informati sulle problematiche della viabilità stradale (sembra quasi un controsenso, noi che voliamo, dobbiamo preoccuparci della viabilità!!!).  Nell’arco di poche ore, abbiamo lasciato la notte serena a casa, abbiamo trovato il cielo nuvoloso con qualche leggera pioggerellina a Livorno, per arrivare a Genova e trovare la neve.

Non c’è bisogno di montare le catene. Nel tratto più critico, mentre la Polizia Stradale e ANAS impediscono agli autocarri di procedere, gli spazzaneve sono al lavoro per non creare problemi agli automobilisti. Mentre procediamo tranquillamente sulla nostra corsia, un furgone ci sorpassa e ci saluta. Con grande sorpresa e gioia, contraccambiamo il saluto di Tom e Maria Miklousic, di suo figlio e del suo equipaggio. 

 

Dopo poco più di sette ore di viaggio, arriviamo al Santuario di Vicoforte, base del raduno.

Meraviglioso in qualunque giorno dell’anno, ancor più affascinante coperto di neve. Due manovre per sistemare il furgone nel parcheggio, ma la neve comincia ad essere abbondante. Il furgone non vuol saperne, di muoversi. Decidiamo di montare le catene, d’altronde non abbiamo altra scelta. Dopo vani tentativi di montaggio, ci rendiamo conto che le  catene che ci sono state messe a disposizione dall’autonoleggio, sono troppo grandi. Lasciamo il furgone al parcheggio, immaginando le imprecazioni di chi sarebbe arrivato da li a poco, e, con una incoscienza tipica dei bambini, ci incamminiamo a piedi, in mezzo alla neve, verso il distributore, sperando che abbia le catene che ci servono!!!

Risolto il problema furgone, ci dirigiamo verso la hall dell’albergo dove ad attenderci per l’iscrizione ci sono le meravigliose PierGiorgia e MariaLucia, insieme ad Edmondo, Maky e le ragazze. Un piacere sempre grande, un’organizzazione sempre perfetta.

Il raduno doveva iniziare venerdi sera con il Night Glow che, per motivi meteorologici è stato annullato.

 

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Sabato mattina al briefing si comunica che, nel volo del mattino, non c’è gara. Le condizioni meteo non sono ottimali, per cui ciascuno dei 42 piloti presenti è libero di volare o meno, senza che questo pregiudichi il risultato della gara. Sarà per il gusto di volare, sarà per il desiderio di vedere Mondovi innevato dall’alto, o sarà per un dovere morale nei confronti degli organizzatori e della ARCO, (associazione che si occupa - accanto al Polo Oncologico della provincia di Cuneo -  di ricerca sul cancro, e alla quale saranno devolute le offerte dei passeggeri che si sono prenotati per volare nei due giorni del raduno), la stragrande maggioranza dei piloti decide di alzarsi in volo, con grande entusiasmo sia dei piloti stessi, che apprezzano il paesaggio innevato, sia dei passeggeri, molti dei quali volano per la prima volta a bordo di una mongolfiera, sia degli equipaggi a terra che – pur avendo a disposizione un gruppo di volontari che con i loro fuoristrada sono pronti a soccorrere chiunque di noi abbia difficoltà- raggiungono i piloti senza la minima esitazione, ammirando scorci paesaggistici  innevati straordinariamente affascinanti.

 

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Il volo del pomeriggio invece apre le gare, con un “judge declared goal”. Il bersaglio è nei pressi del “Beila”, una struttura ricettiva poco fuori Mondovi. Alcuni equipaggi – noi compresi – hanno avuto piccole difficoltà, dovute ad una folata di vento improvvisa, in fase di gonfiaggio. Difficoltà superate con tranquillità, ma che ci portano a voler ringraziare Giuseppe Forgione, Andrea e Matteo Rosellino, Domenico e l’equipaggio di Maria Miklousic.

Volo breve, tranquillo, con palloni che, guardandoli dal basso, come fantasmi, spariscono lentamente nella nebbia… Atterraggio morbido…e non poteva essere altrimenti, con tutta quella neve!!!   

 

La domenica mattina ci troviamo tutti al campo. Befana compresa. E si, è arrivata improvvisamente la Befana Oggioni che, da buontempone, ha rischiato di far prendere un accidenti a PierGiorgia la quale, girandosi con estrema disinvoltura e serenità, presa dai suoi mille pensieri organizzativi,  si è trovata faccia a faccia con questo viso…a dir poco inguardabile, emettendo un’ esclamazione che, al solo pensarci, ci sarebbe da ridere a crepapelle!!!Dopodiché, non per colpa della Befana, ma a causa di condizioni atmosferiche avverse, il volo è stato annullato, con dispiacere da parte di tutti.

 

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Il volo del pomeriggio recupera alla grande la delusione della mattina. Gonfiaggio tranquillo, volo entusiasmante. Più di un’ora di navigazione in un cielo sereno, per raggiungere il bersaglio, situato nei pressi del ballonporto. Mentre ci avviciniamo, il Comandante mi dice “prepara il marker,dai” ma subito si rende conto che il marker è rimasto nel furgone. Dentro una cesta, si sa, c’è il minimo indispensabile per il volo, e trovare un’alternativa al marker è un po’ difficile. Abbiamo però i guanti. Ne prendo uno, metto il badge del Comandante dentro,  arrotolo il guanto e lancio l’improvvisato marker che, ovviamente, cade fuori dal raggio consentito.  Il mio Comandante è talmente cortese che mi consola dicendo che il guanto è più leggero del marker, e che se avessimo avuto il marker, sicuramente sarebbe caduto dentro, ma io so che  il  mio lancio non è stato proprio perfetto!!!!E sì,  oltre che ad aprire, gonfiare e pilotare la mongolfiera, bisognerebbe anche saper lanciare i marker. Quello sport che sembra il più rilassante, è invece un insieme di cose interminabili da imparare!!! E riuscirò a fare anche questo!!! La sera, durante la cerimonia di premiazione, scopriamo che non siamo stati i soli ad aver avuto la testa…nel pallone!!!

 

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Dopo aver sfogato l’indole infantile con l’equipaggio Lanzoni, tra corse e pupazzi di neve, la manifestazione si  conclude con la cerimonia di premiazione, dichiarando vincitore l’inglese Andrew Holly. Tra gli altri, sono stati premiati, con grande acclamazione da parte di tutti, Salvatore Forgione ed i gemelli Andrea e Matteo, per la loro disponibilità nei confronti di tutti i partecipanti.

Alla cerimonia di premiazione, è seguita poi la cena di Gala nei locali della Casa Regina Montis Regalis di Vicoforte.

 

Grazie Giovanni a te e a tutto il tuo staff. Per l’organizzazione e l’ospitalità. Per i voli e per il paesaggio. Per il cibo e per il vino. Ma soprattutto per il tuo amore per il volo e per la tua instancabile voglia di volare.

 

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